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giovedì 21 maggio 2015
VIVERE CON LA PIOGGIA CONSTAZIONE
LA PIOGGIA E SIMBOLO DI CAMBIAMNETO E IL CAMBIAMENTO E SIMBOLO DI VITA
giovedì 9 aprile 2015
sabato 21 marzo 2015
giovedì 19 marzo 2015
NINNA NANNA di Brahms
Un bel tramonto per una dolce Ninna Nanna |
La Ninna Nanna di Brahms è, nel catalogo del compositore, l'Op 49, N°4 Wiegenlied in Mi bemolle Maggiore per pianoforte e voce solista: Guten Abend, gute Nacht (Ninna nanna: Buona sera, Buona notte).
Brahms, che come ricorderete amava i bambini, l'ha composta nel 1868 e fa parte della raccolta di Lieder 5 Melodie per voce sola e pianoforte.
Ecco il testo originale in lingua tedesca:
- Guten Abend, gut' Nacht, mit Rosen bedacht,
- Mit Näglein besteckt, schlupf unter die Deck!'
- Morgen früh, wenn Gott will, wirst du wieder geweckt
- Morgen früh, wenn Gott will, wirst du wieder geweckt
- Guten Abend, gut' Nacht, von Englein bewacht,
- Die zeigen im Traum dir Christkindleins Baum
- Schlaf nun selig und süß, schau im Traum 's Paradies
donne sole donne sole... donne sole, in mezzo alla gente donne incomprese...che per qualcuno... contano meno che niente.. donne arrivate ad una svolta della loro vita.. donne che si chiedono se la loro era una vita.. donne che hanno sacrificato la loro gioventù... per qualcuno... che ha preso tutto e di più... ha preso tutto dando meno che niente... adesso che è il momento... per ricevere in dono... un po più di attenzione..un gesto... una carezza... per tirare via dal loro viso tutta quella amarezza
Copy and WIN : http://bit.ly/copynwin
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A VOLTE I CASI DELLA VITA CI FANNO FANNO TANTE DOMANDE E TANTI QUESITI MA IO UN SOLO QUESITO MI PUNGO ED GIA RISOLTO QUELLO DI QUANDO SMETTERO DI ESSERE SINGLE E LA RISPOSTA E IN QUESTI IN GIORNI PERCHE CREDO AMORE HA PRIMA VISTA DI CHI NON SI VEDE DA TA TANTO TEMPO
HUTANKA
giovedì 12 marzo 2015
FAVOLA IN MUSICA: Nonna Bigia in bicicletta, un cane, una gatta matta
Copertina (quadro di Girolamo Battista Tregambe) |
Questa favola è una meraviglia. Se il mio Antonio non frequentasse il Conservatorio e in particolareCanto Corale con il Maestro Tommaso Ziliani probabilmente non l'avrei mai conosciuta. Ho deciso di raccontarla e dedicarle un "piccolo viaggio", perchè è bellissima la musica; divertente, originale e poetica la storia... e noi tutti ormai la cantiamo a casa, in auto, per strada; in attesa dello spettacolo che si terrà dopodomani all'Auditorium del Carmine del Conservatorio di Parma. Spettacolo in cui Antonio non sarà tra il pubblico, ma sul palco, nel coro di voci bianche. Che emozione! Per lui che è studente di pianoforte, una bellissima occasione per sentirsi parte di qualcosa di collettivo e provare con i suoi compagni di corso e con il suo Maestro, la bellezza del fare musica insieme.
Lo spettacolo è inserito nel cartellone di "Ascoltando si impara", una serie di incontri che il Conservtorio organizza per le scuole della città.
Locandina di "Ascoltando si impara" |
La musica è scritta dal Maestro Tommaso Ziliani, amatissimo insegnante in Conservatorio: Antonio esce dalla sua aula sempre con il sorriso e con qualche storia buffa da raccontare. Si dedica da tempo anche ai più giovani e organizza iniziative come questa, che sono fondamentali esperienze per chi studia musica. Troppo poche sono ancora le occasioni per questi ragazzi di suonare in contesti diversi dall'aula di lezione.
L'organico strumentale (= gli strumenti previsti dalla partitura, cioè dalla scrittura musicale) sono: flauto, clarinetto, violino, violoncello, pianoforte, batteria e coro di voci bianche e voci recitanti. Scelta originale: 2 strumenti a fiato (flauto e clarinetto), due strumenti a corda (violino e violoncello), uno strumento completo come il pianoforte e uno strumento ritmico-percussivo come la batteria.
L'organico strumentale (= gli strumenti previsti dalla partitura, cioè dalla scrittura musicale) sono: flauto, clarinetto, violino, violoncello, pianoforte, batteria e coro di voci bianche e voci recitanti. Scelta originale: 2 strumenti a fiato (flauto e clarinetto), due strumenti a corda (violino e violoncello), uno strumento completo come il pianoforte e uno strumento ritmico-percussivo come la batteria.
4 strumenti sono accoppiati a 4 personaggi, ancora ricordandoci Pierino e il Lupo di Prokof'ev:
Flauto - cane Baù (in Pierino e il Lupo era l'uccellino)
Clarinetto - gatto Lola (anche in Pierino e il Lupo era il gatto!)
Violino - Nonna Bigia
Violoncello - Narratore
La storia è di Giorgio Scroffi. E' una favola con protagonisti degli animali, ma con un'eccezione:Nonna Bigia, che è una persona ed è la protagonista attorno alla quale ruotano tutti i fatti e gli ambienti. C'è anche un Narratore, che fa da tramite tra palcoscenico e pubblico. Come in Pierino e il Lupo, ricordate?
Questa Favola è adattissima al nostro Blog, perchè si tratta di un "viaggio" alla ricerca di uncappello giallo (che apparteneva allo scomparso Nonno Cirillo) che Nonna Bigia perde per strada.
La nonna Bigia perde il suo cappello giallo (disegno di Giacomo) |
La storia musicale si suddivide in 18 quadri.
"Questa favola per bambini e per grandi esprime nel suo testo una evidente voglia di musicalità... come ogni favola la presenza degli animali è importante... le cose recuperano un senso di misterioso animismo. La fila dei gelsi, la foglia cuoriforme, il cappello giallo, la noce celeste, la nuvola viola, il vento, il masso erratico, il mare in tempesta, la torta di carote... I sentimenti attraversano il testo: l'amicizia, la delusione, l'avventura, l'allegria, la tranquillità... Sempre però in modo delicato, sapendo quanto è utile alla vita il valore della leggerezza. ... Nonna Bigia sa capire quanto è importante tornare a osservare il mondo con ragionevole lentezza, giocando a imparare. Ogni favola ha una morale, in questa emerge l'invito ai bambini a scoprire la realtà, di vederla coi propri occhi, concuriosità e pazienza, così che l'incontro dia quella cultura capace di tutelare la personale e comune libertà, lasciando che la notte ci trovi con la felicità nel cuore."
(dalla Presentazione di Giorgio Scroffi)
Gatta Lola, cane Baù, nonna Bigia, la bici; in cielo: rana nella bolla (disegno di Giacomo) |
Trama della storia:
PROLOGO (strumentale) ALLA RICERCA DI UN LIETO SOGNO
Questa è la storia di Nonna Bigia in bicicletta, di una gatta tutta matta, bianca con la coda nera, che si chiama Lola e di un cane sognatore che fa sempre sogni blu e si chiama Baù. Nonna Bigia va sempre in bicicletta e ha dei bellissimi guanti rosa e un cappello giallo che le ha lasciato Nonno Cirillo.
Il cane sognatore ha sognato una rana in una bolla di sapone... blu. La rana è innamorata di una stella lontana...
Nonna Bigia è stufa dei sogni blu del cane Baù e va via in bicicletta. La gatta Lola si infila nella sua tasca e va via con lei. La gatta ama rincorrere le farfalle. Lola e Nonna Bigia sono molto amiche. Decidono di fare una gara di corsa. Chi arriva alla sorgente per seconda dovrà bere l'acqua... con l'onda.
Vince la gatta! Ma anche Nonna Bigia sfreccia in bici come un fulmine.
Intanto, Baù sogna il mare blu. Il sogno di Baù si intreccia con l'onda della sorgente... immagini di un drago dalle sette teste, onde tremende, i Turchi e una noce azzurra... chiamate i pompieri!
Durante la corsa Nonna Bigia ha perso il cappello giallo. Lola propone di andare a cercare il cappello.
INTERMEZZO (strumentale) ALLA RICERCA DI UN CAPPELLO GIALLO
Nonna Bigia ha una nuvola viola sopra la testa! Oh no! Se non ritroverà il suo cappello giallo, quella nuvolaccia viola rimarrà per sempre lì sopra la sua testa e farà... pipì! Pipì sulla sua testa!
Lola e nonna Bigia partono alla ricerca del cappello... questa volta però vanno adagio per vedere meglio ogni cosa.
Vedono un "sasso erratico", cioè un sasso vagabondo, che si sposta ora qui ora lì.
Alla fine della fila dei gelsi c'è la casa di zia Beatrice. Zia di nessuno, ma zia per tutti, perchè sa fare torte squisite... oggi una torta di carote!
Forse zia Beatrice ha visto il cappello giallo? No, però mangiamo la torta! Evviva! Dalla felicità Lola fa una corsa sul tetto e rientra dal camino... tutta nera!
E' quasi sera. Al buio sarà ancora più difficile trovare il cappello giallo. Perchè non chiedere al Vento? Lui può essere d'aiuto... ventooooooooo!
Niente.
Tornano a casa da Baù, che non ama stare solo di notte. Ha fatto un sogno: ha sognato un cappello giallo, lungo il fiume, poi nel mare, tra le onde.
Nonna Bigia abbraccia Baù. Perdere qualcosa non è poi sempre un male. Nel cercarla, si notano cose che prima non si erano mai viste.
ESODO (strumentale) ALLA RICERCA DI UNA... FINE
E la nuvole viola? Non è più sulla testa di Nonna Bigia. Dai, bambino! Parti! Cercala tu!
FINE
Che bella storia! Io l'ho riassunta, ma è bello leggerla tutta.
La partitura completa con il testo integrale è edita da SONITUS www.sonitusedizioni.com, 24 euro.
lunedì 9 marzo 2015
venerdì 20 febbraio 2015
L’“Aida” firmata da Zubin Mehta e Peter Stein al Teatro alla Scala
Dal 15 febbraio al 15 marzo, l’opera in 4 atti di Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni, sarà in scena in una nuova produzione che porta la firma di Peter Stein, per la regia, e di Zubin Mehta per la direzione. Nel cast vocale: Kristin Lewis, Anita Rachvelishvili, Fabio Sartori e George Gagnidze
(Foto: Brescia/Amisano ©Teatro alla Scala)
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Il nuovo allestimento di Aida di Giuseppe Verdi che sarà in scena dal 15 febbraio unisce sotto la volta del Piermarini due protagonisti assoluti della musica e del teatro del nostro tempo,Zubin Mehta e Peter Stein.
(Foto: Brescia/Amisano ©Teatro alla Scala)
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Il Maestro Mehta, che ha generosamente accettato di dirigere il capolavoro verdiano dopo la scomparsa di Lorin Maazel, sta dirigendo le prove in teatro dopo essere tornato da una serie di recite di Aida a Pechino e sarà impegnato anche nel concerto per la Fondazione Negri-Weizmann lunedì 9 febbraio e nel concerto straordinario dell’11 febbraio. In entrambe le serate sono in programma l’Ouverture Egmont e le Sinfonie n° 3 e 4 di Beethoven.
(Foto: Brescia/Amisano ©Teatro alla Scala)
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Peter Stein ha firmato negli ultimi anni numerose importanti regie di opere di Verdi, concentrandosi in particolare sui titoli shakespeariani e schilleriani. L’approccio a Aida è avvenuto innanzitutto attraverso lo studio della partitura e dei documenti relativi alla prima edizione scaligera, curata da Verdi stesso nel febbraio 1872, poche settimane dopo la prima assoluta avvenuta al Cairo nel dicembre 1871. La partitura di Aida, stesa da Verdi con cameristica cura, reca per la maggior parte l’indicazione “piano”, né mancano insistiti “pppp”; e la vicenda narrata è una storia di amori impossibili sui cui grava dal principio l’ombra della morte. Insomma tutto il contrario del kolossal verso il quale l’immensità delle rovine egizie e il “bataclàn” della scena del trionfo hanno spinto gli autori di tante produzioni. Proprio dalla partitura muove la lettura di Stein: movimenti scenici in corrispondenza delle indicazioni dinamiche, rispetto della dimensione cameristica e dello scavo psicologico. “Verdi chiamava attori i suoi cantanti” ricorda Stein: lavorare sulla partitura significa allora anche approfondire la grandezza di Verdi come uomo di teatro. Nella scena del trionfo la banda sarà in scena, come da indicazione del compositore, e le “sei trombe diritte” (per la prima Verdi se le fece costruire appositamente da una fabbrica di Milano) sfileranno in corteo come strumenti di un drappello militare invece di essere relegate negli angoli in veste di araldi. Ma il lavoro di Stein si concentra soprattutto sui rapporti tra i personaggi. In una scena essenziale, in cui troveranno posto solo oggetti destinati a essere utilizzati, i cantanti-attori e la loro interazione anche fisica saranno protagonisti assoluti. “Purificare, ridurre al necessario, questo è il mio stile” sottolinea Stein. L’orientalismo che innerva la partitura è presente in scena ma, come nella musica, occupa una posizione secondaria rispetto al dramma umano e universale dei protagonisti, perché proprio lo spessore dei personaggi fa emergere Aida al di sopra dell’immensa produzione operistica riconducibile all’esotismo musicale.
giovedì 19 febbraio 2015
Chi era Charles Gounod (1818-1893) e l'Ave Maria
Charles Gounod è un compositore francese. Sua mamma era una pianista che dava lezioni di pianoforte per guadagnare qualcosa e crescere i suoi figli. Il padre era pittore. Gounod iniziò a studiare musica con la mamma e poi con un amico di Beethoven, il boemo Anton Reicha; poi entrò al Conservatorio di Parigi (allievo di Halèvy), ma è laureato anche in Filosofia. Decise di diventare compositore dopo aver assistito a due rappresentazioni di teatro d'opera: l'Otello di Gioachino Rossini e il Don Giovanni di Mozart. E' sempre importante, come vedete, andare a teatro, ascoltare musica, leggere, interessarsi di ogni cosa per scoprire le proprie inclinazioni e i propri talenti.
Visse a Roma, dove conobbe e studiò la musica di Giovanni da Palestrina, e poi a Vienna ove diventò amico di Felix Mendelssohn.
Tornò poi a Parigi ma attraversò una profonda crisi e si avvicinò alla religione. Di questo periodo è l'Ave Maria che abbiamo ascoltato cantata dal pubblico con Bobby McFerrin e ora ve la ripropongo in un'esecuzione più seria, cantata da una ragazza di 14 anni, che così è un buon esempio per chi si avvicina al mondo della musica classica e ha la sua età, e, prima, eseguita da Renata Tebaldi in modo impeccabile:
mercoledì 18 febbraio 2015
martedì 17 febbraio 2015
Marcia funebre per una marionetta (4) - Giocattoli!
Una scena del cartoon
Questo cartoon è molto grazioso e mette tanta allegria. E' un funerale pieno di gioiosità, per quanto possa esserlo un funerale... la povera marionetta cade da uno scaffale di libri. I soldatini suonano la tromba per chiamarsi a raccolta, sollevano il "corpo" senza vita della marionetta e la processione ha inizio... da un'altalena... si passa tra orsetti e scatole magiche, carillon, palloni, un coniglio che fa le bolle di sapone, una vittà costruita con blocchi di legno, macchinine a carica, nanetti che suonano in una piccola orchestra. Si va verso un castello, passando tra due trottole, si entra e c'è un rinfresco (come vuole la musica di Gounod!), mentre la marionetta aspetta su una panca. Un giocoliere si esibisce mentre i soldatini brindano allegramente. Poi la processione riprende e l'atmosfera si fa un po' più mesta. Arriva una mongolfiera e la marionetta viene caricata su di essa e prende il volo... addio marionetta! ... ma alla fine torna al suo posto sullo scaffale della libreria.
E ora, per finire questo breve viaggio alla scoperta di Charles Gounod e del suo piccolo gioiello sulla marionetta, guardiamo questo breve cortometraggio che ha come protagonista un cane-marionetta molto simpatico.
sabato 14 febbraio 2015
giovedì 12 febbraio 2015
La seconda serata del Festival di Sanremo 2015 parte alle 20.40 su Rai1 con l’esibizione di quattro delle otto “nuove proposte” in gara, che si esibiscono in una sfida diretta a coppie (con votazione a sistema misto, pubblico tramite il sistema del televoto e della giuria della sala stampa).
Chanty, Ritornerai
Kaligola, Oltre il giardino
Kutso, Elisa
Enrico Nigiotti, Qualcosa da decidere
Kaligola, Oltre il giardino
Kutso, Elisa
Enrico Nigiotti, Qualcosa da decidere
Poi spazio alle esibizioni dei 10 campioni (ordine di ingresso):
Nina Zilli, “Sola”
Marco Masini, “Che giorno è”
Anna Tatangelo, “Libera”
Raf, “Come una favola”
Il Volo, “Grande amore”
Irene Grandi, “Un vento senza nome”
Biggio e Mandelli, “Vita d’inferno”
Lorenzo Fragola, “Siamo uguali”
Bianca Atzei, “Il solo al mondo”
Moreno Donadoni, “Oggi ti parlo così”
Marco Masini, “Che giorno è”
Anna Tatangelo, “Libera”
Raf, “Come una favola”
Il Volo, “Grande amore”
Irene Grandi, “Un vento senza nome”
Biggio e Mandelli, “Vita d’inferno”
Lorenzo Fragola, “Siamo uguali”
Bianca Atzei, “Il solo al mondo”
Moreno Donadoni, “Oggi ti parlo così”
Gli ospiti :
Biagio Antonacci
Charlize Theron
Vincenzo Nibali
Marlon Roudette
Conchita Wurst
Angelo Pintus
Compagnia di danza Pilobolus
Charlize Theron
Vincenzo Nibali
Marlon Roudette
Conchita Wurst
Angelo Pintus
Compagnia di danza Pilobolus
martedì 10 febbraio 2015
Lite Giletti-Capanna all’Arena: da trash tv a caso politico
Lo scontro acceso in diretta tv all’Arena di domenica pomeriggio tra il conduttore Massimo Giletti e il politico (ex Democrazia Proletaria e leader dei movimenti del ’68) Mario Capanna è uno di quei momenti televisivi che non passa certo inosservato.
Venti minuti circa di confronto infuocato, di serrati botta e risposta conditi da qualche insulto e dal lancio finale del libro dell’ospite da parte del padrone di casa, non potevano non avere una certa risonanza.
Bach (5) - Badinerie per ... aspirapolvere!
Maestro pronto a dirigere |
Il cartoon è però esilarante e la musica, nel finale "live" della signora solista, è proprio quella di Badinerie di Johann Sebastian Bach, con un'orchestra alquanto bizzarra!
domenica 11 gennaio 2015
Piccoli Viaggi Musicali: Rigoletto (5) - Bella figlia dell'amore, Grand Ope...
Piccoli Viaggi Musicali: Rigoletto (5) - Bella figlia dell'amore, Grand Ope...: Paperino Duca di Mantova Questo è un capolavoro del 1936, in cui vediamo ancora Paperino con il becco lungo... Topolino è il direttor...
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